Obiettivo del progetto è accrescere, attraverso un’esperienza positiva ed emozionale di democrazia, la propensione dei cittadini di domani ad assumere un ruolo attivo nella propria collettività locale, culla della democrazia diretta elvetica. L’esperienza di cittadinanza attiva agisce sui tre elementi motivazionali e intende aumentare la capacità di partecipare (SAPER FARE), la disponibilità a partecipare (VOLER FARE) e la possibilità di partecipare (POTER FARE).
Il progetto si articola in tre aspetti, trattati sull’arco di 4 mesi per un totale di circa 35 ore scolastiche:
1) due lezioni in classe volte a spiegare ai bambini che cos’è il Comune, qual è il suo ruolo e come funziona;
2) uscite e attività fuori sede (visite ai servizi comunali, amministrazione comunale o intervista al Sindaco);
3) un gioco di ruolo durante il quale i bambini vestono i panni dei Consiglieri comunali e vivono un processo democratico basato sulle medesime regole che valgono nel mondo reale.
Nell’ambito del progetto pilota, le lezioni sono state condotte a “tre mani” da una rappresentante della Sezione degli enti locali, dal docente di classe e dal Direttore d’Istituto, coinvolgendo con successo i bambini.
È stato deciso di svolgere il progetto nelle scuole elementari poiché i bambini sono un terreno fertile sul quale seminare. Questa fascia di età è un appropriato punto di partenza di un percorso evolutivo e di crescita volto alla formazione e strutturazione del senso civico e di una cittadinanza attiva. Come ricorda la favola del Piccolo Principe, i bambini hanno una capacità di porre domande e di vedere il mondo con occhi diversi grazie alla loro forte immaginazione, la curiosità e la capacità di stupirsi per quello che gli adulti danno per scontato.
Il gioco di ruolo, momento fondamentale del progetto, non è una semplice recita ma un modello di apprendimento di tipo esperienziale (Experiential Learning). Il processo di apprendimento si realizza attraverso l'azione e la sperimentazione di un ruolo (essere un consigliere comunale), un compito (elaborare, a gruppi, un diverso progetto per star bene a scuola ed elaborarlo nella forma di mozione) e una situazione (la seduta di Consiglio comunale) in cui i bambini sono chiamati a mettere in campo le proprie competenze personali e trasversali per il raggiungimento dell’obiettivo che sono il pensiero riflessivo e critico, quello creativo e la capacità di collaborare e comunicare.
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Purtroppo, l’emergenza COVID non ha permesso di svolgere il progetto nella sua interezza, bloccandolo proprio a due settimane dal gioco di ruolo tanto atteso dai bambini, ovvero la prima seduta di Consiglio comunale. Esso riprenderà con il nuovo anno scolastico nel mese di settembre.