L’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) accoglie con favore la nuova «Legge federale sul mezzo d’identificazione elettronico e altri mezzi di autenticazione elettronici». Una prova dell’identità elettronica nazionale, sicura dal punto di vista legale e operativo, che proietterà nel futuro l’amministrazione digitale in tutta la Svizzera. Prima e più velocemente avverrà e meglio sarà. Oltre alla discussione politica sulla legge quadro federale, è importante che i lavori di attuazione possano iniziare immediatamente, insieme ai cantoni e ai comuni. Mancano ancora molti dettagli da definire per l’attuazione operativa, dal finanziamento fino alle questioni di supporto tecnico.
Sin dall’inizio del dibattito politico, l’ACS ha sostenuto la creazione di un’identificazione elettronica (Ie) che rafforza e promuove l’amministrazione digitale. In questo senso, l’ACS accoglie con favore l’attuale progetto di una legge federale in materia. Il progetto di legge soddisfa elevati standard di qualità e sicurezza e, allo stesso tempo, garantisce un facile accesso alla prova d’identità elettronica. Per un’attuazione ottimale, tuttavia, è importante che le autorità cantonali e comunali siano coinvolte sin dall’inizio nei lavori preparatori in vista dell’introduzione operativa dell’Ie. A tal fine si devono utilizzare, tra l’altro, gli enti già esistenti dell’Amministrazione digitale Svizzera (ADS). Inoltre, la realizzazione dell’Ie deve essere affrontata immediatamente, se possibile parallelamente alla discussione politica in seno alle Camere federali. Ciò vale in particolare anche per il processo relativo alle ordinanze di attuazione del Consiglio federale relative alla nuova legge sull’Id-e.
Il verdetto popolare del marzo 2021 è stato chiaro e inequivocabile: il Popolo svizzero vuole un’Ie statale; il ruolo del settore privato può essere al massimo concepito in maniera indiretta. Dal punto di vista dell’ACS, è quindi importante che questo principio di base sia implementato in modo coerente in una nuova Ie. Questo vale anche e soprattutto per l’emissione e il rilascio di una prova d’identità elettronica. L’ACS critica anche l’intenzione del Consiglio federale di rilasciare gratuitamente un’Ie su vasta scala. Secondo l’ACS, occorre innanzitutto fare chiarezza in merito al finanziamento, alla manutenzione e alla gestione di un’identificazione elettronica a livello nazionale. Solo allora si potrà decidere come progettare la struttura dei prezzi. Per quanto possibile, non dovrebbero derivarne costi successivi, soprattutto a livello comunale.
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