In data 29 settembre 2023, nell’ambito della legge federale sull’approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili, il Parlamento ha modificato in particolare la legge sull’energia e la legge sull’approvvigionamento elettrico. Di conseguenza, è ora necessario adattare varie ordinanze. L’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) di recente ha inviato una presa di posizione a questo riguardo.
In questa presa di posizione fa presente che un maggiore utilizzo delle energie rinnovabili deve sempre avere luogo sulla base di una ponderazione degli interessi caso per caso. Al comparto comunale e in particolare a quei comuni che sono direttamente interessati dai progetti energetici, deve spettare potere decisionale. Questo anche soprattutto in conformità ai nostri principi federali e ai comprovati processi democratici.
Per quanto riguarda il contenuto, l’ACS approva l’intenzione di introdurre misure di efficienza energetica, come previsto nell’art. 51 dell’ordinanza sull’energia. L’ordinanza stabilisce che i fornitori di energia, mediante un incremento dell’efficienza, devono realizzare annualmente risparmi energetici nell’ordine del due per cento del loro fatturato di energia elettrica. Al riguardo l’ACS però propone, tra l'altro, di aumentare gradualmente questo obiettivo di efficienza, iniziando con una percentuale inferiore al due per cento. Ciò consente ai fornitori di energia di ottimizzare passo per passo le loro misure.
L’art. 26 cpv. 4 dell’ordinanza sulla promozione dell’energia prevede inoltre che l’indennità di gestione per gli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani e gli impianti a biomasse venga quasi dimezzata. L’ACS tuttavia ritiene che le attuali indennità siano appropriate e chiede che vengano mantenute.
In linea generale, l'ACS osserva che le tante modifiche delle ordinanze sono oltremodo complesse. Molti fornitori di energia sono di proprietà comunale. È pertanto anche interesse dei comuni che l’attuazione delle ordinanze possa avvenire in maniera pragmatica e i tempi attuativi vengano prolungati per un ulteriore periodo fino a un anno.
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