Sgravio del bilancio federale: i Comuni, i diretti interessati

am 12. Oktober 2023
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A fronte della difficile situazione finanziaria della Confederazione, il Consiglio federale sta valutando delle misure per sgravare il bilancio federale a partire dal 2025. Dato che il progetto di legge ha conseguenze dirette sui Comuni, l’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) ha criticato diversi provvedimenti proposti dal Consiglio federale.

In linea generale, l’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) sottolinea che il principio di sussidiarietà nell’ambito dell’adempimento delle funzioni richiede una politica finanziaria e di spesa autonoma da parte di tutte le istanze statali. Benché esistano numerose responsabilità condivise che vengono assunte congiuntamente da Confederazione, Cantoni e Comuni, per evitare uno spostamento unilaterale degli oneri a discapito dei Comuni (e dei Cantoni), la modifica dei flussi finanziari dovrebbe comportare un adattamento nella ripartizione delle responsabilità. L’ACS respinge dunque in linea di principio le misure di sgravio unilaterali attualmente previste, come ad esempio la riduzione della quota cantonale per l’imposta federale diretta. Nell’ottica dell’ASC, un simile intervento sul sistema di finanziamento attuale può avvenire solamente attraverso una revisione completa delle responsabilità.

Oltre a queste rimostranze di base, l’ASC avanza delle critiche anche nei confronti di diverse misure di risparmio specifiche per il settore dei trasporti pubblici. Un’eventuale riduzione temporanea del contributo al fondo per l’infrastruttura ferroviaria potrebbe essere accettata solo se il Consiglio federale fosse in grado di garantire l’attuazione delle fasi di espansione già previste. In merito alla proposta di riduzione lineare del trasporto pubblico regionale, poi, l’ASC sottolinea che l’annuncio del Consiglio federale è avvenuto in maniera troppo repentina (nel febbraio 2023): le aziende di trasporto, infatti, avevano già effettuato la pianificazione delle rispettive offerte per gli anni 2022-2026. Una riduzione improvvisa come quella proposta dal Consiglio federale avrebbe pertanto delle ripercussioni negative sull’offerta, coinvolgendo direttamente anche i Comuni, dal trasporto pubblico regionale fino ai servizi locali. Per finire, l’ASC fa notare che i tagli nel trasporto pubblico contrastano sia con la strategia energetica che con le crescenti esigenze di mobilità della popolazione.

Alla presa di posizione (in tedesco)


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